Hozro: materiali sulle arti visive a Genova





GIORGIO OLIVERI

Il metodo che Giorgio Oliveri sembra aver prescelto per caratterizzare il proprio iter artistico è quello della discontinuità. Ad esso unisce i corollari del mélange e del repechage, assumendo così una posizione contigua (e tuttavia eccentrica rispetto alle tendenze oggi dominanti, che si fondano sul recupero di materiali estetici preesistenti ma si sforzano di amalgamarli sotto una patina di originalità e comunque in "tipi" apparentemente inediti e facilmente distinguibili.
Il procedimento di Oliveri è invece del tutto opposto. Egli si dà infatti ad esplorazioni disparate per filtrarne emotivamente i succhi, frammentando (e insieme moltiplicando) la propria individualità in una moltitudine di tessere musive.
L'attraversamento delle aree dell'Action painting, di Cobra, Braque, De Staël, produce una scomposizione prismatica della ricerca, dislocata fra consonanza sentimentale e distacco ironico, recitata con una sicurezza che ne dissimula la vertigine.

s.r. (1986)

 





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